Intervista a cura di Dino Collazzo ad Alba Menozzi (CEO Bologna Gomme) uscita sulla rivista di settore Pneurama-settembre 2022.
Capacità manageriali, dedizione al proprio lavoro e una visione alternativa alla classica figura del gommista. È su questi elementi che Alba Menozzi, Ceo di Bologna Gomme, ha costruito la sua professionalità e ha contribuito a far crescere un’azienda dedita all’assistenza di veicoli e alla distribuzione di pneumatici, che nasce e prosegue con solide radici familiari. Dal 1975 – anno in cui Pasquale Sacco ha aperto il suo primo negozio da gommista – a oggi, Bologna Gomme è cresciuta sia come fatturato che come marginalità e innovazione, puntando sull’apertura di nuovi centri, sei in tutto, e sullo sviluppo dell’import ed export pneumatici. “Fidelizzazione del cliente, professionalità nei servizi offerti e una chiara struttura organizzativa è ciò su cui continuiamo a investire per rendere unici i nostri centri e personalizzare il nostro servizio d’ingrosso”.
Alba Menozzi come è iniziato il suo percorso professionale in Bologna Gomme?
“Il mio lavoro in azienda è iniziato da un incontro casuale nel 1998 con uno dei figli del titolare di Bologna Gomme, Nello. Ero andata per fare il cambio degli pneumatici e abbiamo iniziato a parlare di lavoro. All’epoca, avevo un’attività in cui mi occupavo della produzione di apparecchi elettrostatici destinati al mondo delle macchine automatiche. Ci siamo rivisti qualche tempo dopo e oltre che un legame affettivo tra noi è nata anche l’idea di iniziare un percorso professionale insieme all’interno di Bologna Gomme. Così nel 1999 ho chiuso la mia attività e ho cominciato la mia avventura nel settore degli pneumatici”
Qual è stato il suo primo incarico?
“Il mio primo impiego è stato la gestione del terzo negozio Bologna Gomme a Villanova di Castenaso. Un solo collaboratore in officina a seguire la parte montaggio e smontaggio e io che allora mi occupavo dell’accoglienza clienti, dei preventivi, degli ordini e della gestione totale del negozio. Dopo il primo anno avevamo raddoppiato i volumi e nel corso del tempo siamo arrivati a essere il punto vendita con il più alto livello di performance rispetto agli altri. Le caratteristiche che rendevano unico quel negozio erano l’aumento costante dei fatturati unito all’alta marginalità di vendita, un ottimale margine operativo, l’incasso di tutto ciò che veniva fatturato, un team di lavoro pro-attivo e capace oltre che un’alta soddisfazione dei clienti per il servizio offerto. Inoltre, il contributo della flessibilità di ruolo era il valore fondamentale, ovvero tutti dovevano saper fare tutto, per questo motivo e per essere un esempio credibile ho montato le gomme per 10 anni. In poco tempo il negozio più piccolo movimentava i volumi maggiori in termini di numeri e vetture rispetto agli altri tre. Era la dimostrazione che se c’era una buona organizzazione l’azienda funzionava. Questi risultati mi hanno spinto a cambiare ruolo e a propormi per la riorganizzazione anche degli altri centri alla fine del 2010”.
Quali cambiamenti ha apportato e che tipo di risultati ha ottenuto?
“Nei quattro anni di riorganizzazione ho ridisegnato non solo l’immagine del gommista/meccanico ma soprattutto ho riprogettato la struttura organizzativa dell’azienda a 360°. Per uniformare l’immagine di offerta del servizio in tutti i nostri centri le prime cose che ho fatto sono state eliminare elementi sessisti presenti nei locali, stabilire delle condotte professionali rispettate da tutti, ottimizzare la sicurezza sul lavoro e adottare dei valori condivisi che superassero gli stereotipi presenti nel nostro mestiere. Ho creato la prima divisa aziendale, ho creato le prime procedure che andavano dalla risposta al telefono, alla formulazione del preventivo, alla risoluzione delle problematiche dei clienti. Ho introdotto i primi concetti di formazione professionale e personale per fare in modo che la squadra fosse unica anche se dislocata in più centri e attività operative. Non è stato semplice. Inizialmente vi è stato un cambio d’organico importante ma dopo ci siamo stabilizzati. Oggi posso dire che siamo riusciti a trasformare le officine in centri specializzati dove il livello professionale, personale ed empatico è molto alto”.
A proposito di professionalità, come scegliete i vostri dipendenti?
“Sono dell’idea che imparare un mestiere tecnico, attraverso un percorso di formazione qualificato e il possesso di una buona attitudine manuale, sia alla portata di tutti. Al contrario penso che essere una persona proattiva, avere dei valori in linea con i nostri, essere capaci di relazionarsi con i colleghi e i clienti in modo costruttivo, professionale ed empatico siano caratteristiche decisamente più complesse da trasferire se non ti appartengono. Per questo motivo prima di valutare un inserimento in azienda facciamo almeno 5 colloqui che ci aiutano tramite test specifici a fotografare la “mappa mentale” del candidato. La persona prima di tutto. Ovvio che esperienza e competenze sono elementi importanti nel nostro campo, specie oggi in cui i veicoli sono un concentrato di tecnologia.
Ma perché non cercare di ottenere entrambi i risultati?”
“Le competenze sono fondamentali ma altrettanto importante è la formazione. Oggi un gommista, se vuole mantenere il suo business, deve essere più versatile e sapersi occupare anche di altri aspetti del veicolo. Se un gommista vuole continuare ad avere un’attività non si può accontentare del montaggio e smontaggio degli pneumatici, ma deve aumentare la sua professionalità imparando a fare anche altro. Nel nostro caso da diversi anni abbiamo diversificato il core business dei nostri centri fra pneumatici e meccatronica investendo tanto in formazione tecnica e di ruolo. Amo dire che il mestiere di un buon “datore di lavoro carismatico” sia molto simile a quello di un giardiniere. Se ti prendi cura dei tuoi collaboratori, loro si prenderanno cura della tua azienda e dei tuoi clienti. È una regola semplice ma funziona”.
➡️ Link all’articolo: https://www.pneurama.com/dall-officina-del-gommista-al-centro-multiservice
Grazie a Dino Collazzo e a Pneurama per l’opportunità.