Bologna Gomme, la rivoluzione è donna. intervista alla titolare Alba Menozzi.
Due vite e una gavetta durata 24 anni che da poche settimane l’ha portata all’acquisizione della maggioranza della società. Alba Menozzi oggi è ad e titolare di Bologna Gomme, un’azienda che ha rivoluzionato, entrando in un mondo prevalentemente maschile. La sua storia è raccontata nel libro “Nel nome delle donne”, edito da Rubbettino Editore.
Come nasce l’azienda?
«Nel 1975 mio suocero Pasquale Sacco apre il primo centro a Borgo Panigale e dopo pochi anni entrano in azienda i figli Nello e Antonio, inaugurando nel 1988 il secondo centro in zona Bargellino. Oggi abbiamo 60 collaboratori, sette centri e un ramo di import-export e ingrosso pneumatici».
Lei quando arriva?
«Conosco Nello nel marzo 1998 andando a cambiare le gomme, avevo 22 anni, è stato un corteggiamento d’altri tempi. Da circa un anno avevo rilevato un’attività che trattava apparecchi elettrostatici, mentre ero incinta di mio figlio Gabriele. Avevo studiato economia e organizzazione aziendale e Nello mi chiese se volevo gestire il terzo negozio aperto a Villanova, dove inizio nell’aprile 1999. Mi viene proposto un tirocinio di un anno, con l’accordo che se avessi raddoppiato il fatturato poi sarei entrata. Così è stato e mi conquisto il mio contratto da apprendista e dopo sei anni passo all’indeterminato. Nel 2011 cambio ruolo e divento responsabile dei quattro centri riorganizzando i vari processi aziendali per ogni funzione».
Perché ha avuto due vite?
«Ho vissuto due pezzi di vita molto diversi, prima nella moda e nello spettacolo, poi nelle aziende. Ho iniziato a 14 anni lavorando in discoteca il sabato pomeriggio, poi ballando nelle discoteche di Bologna e della Riviera. Facevo sfilate e lavoravo nella moda e nello spettacolo. La mia famiglia è di umili origini e questo lavoro mi consentiva di guadagnare bene ed essere autonoma. Sono sempre stata molto coscienziosa grazie alla costante presenza del mio babbo».
È stato complicato entrare in un mondo maschile?
«Mi sono innamorata subito del profumo della gomma. I clienti uomini mi vedevano come una velina, le battute si sprecavano. Ma ho sempre cercato di disinnescarle, diventando un riferimento tecnico, sporcandomi le mani e montando le gomme per 10 anni. Ho sdoganato vecchie mentalità eliminando i calendari di donne nude, insegnando al mio team un’accoglienza di rispetto dei clienti, obbligando a usare guanti e protezioni sui veicoli. Ho eliminato il fumo sul lavoro e introdotto le prime divise. Nel 1999 consegnavo i primi preventivi stampati ai clienti sostituendoli al prezzo detto a voce e stampavamo le prime etichette per i depositi al posto del nome scritto col gesso».
“Ho avuto due vite, prima nella moda e nello spettacolo, poi nelle aziende. Dopo 24 anni ho la maggioranza della società”
Com’è andata coi calendari?
«Nel 2011 i negozi sembravano un’edicola hard, ma nei centri iniziavano ad arrivare anche le prime donne con bambini. Così li li ho rimossi di persona, consegnandoli inscatolati ai rispettivi amanti del genere, suggerendogli di condividere quelle perle d’arte con i loro familiari a casa loro».
Quando diventa ad e poi proprietaria?
«Nel 2012 avevo chiesto di entrare in società e avevo ottenuto un 5%. Nel 2020, in pieno Covid, divento ad e a dicembre 2023 sono diventata proprietaria di maggioranza di Bologna Gomme, il coronamento di un sogno durato 24 anni».
Oggi come va l’azienda?
«Il 2023 si è concluso in maniera ottimale in linea con una strategia triennale volta al potenziamento di servizi, clienti e sostenibilità umana, includendo lo sviluppo di un nuovo modello di business volto all’apertura di altri centri».
Ci sono poche donne nelle imprese?
«Ce ne sono molte, ma credo che la vera difficoltà sia fare carriera specie se parti da zero, arrivare dal nulla e crescere. Le donne Ceo sono al di sotto del il 3% in Italia».
Cosa cambia con manager donne?
«Non conta tanto uomo o donna, il corpo che ti ospita è una casualità, una vera guida deve necessariamente avere sviluppato sia la parte femminile che maschile. In questo le donne sono agevolate, perché hanno dovuto conquistare con la lotta le mete più banali, sviluppando anche il maschile. L’uomo è meno allenato nello sviluppo del femminile, spesso per pregiudizio. Ma il mondo cambia».
Ha creato anche l’Accademia della felicità, di cosa si tratta?
«È stata inaugurata nel 2023, è aperta a chiunque sia in relazione con Bologna Gomme (clienti, fornitori e collaboratori) e ha lo scopo di guidare i partecipanti in un viaggio interiore molto profondo con quattro seminari per raggiungere uno stato di felicità autentico e durevole. E alla fine si sa che la felicità è contagiosa».
Alba Menozzi – CEO Bologna Gomme